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I Signori della notte

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Venerdì 16 novembre 2018 è stato presentato presso la sede del Fogolâr Furlan il volume I signori della notte. Partigiani della Osoppo storie di resistenza tra sentieri e casere di Fabio Marson. La proiezione di un breve filmato sull’esperienza partigiana di Adriano Degano in Friuli, 

 

tratto da una intervista rilasciata a RAI Storia a fine novembre 2013, ha subito introdotto i presenti sul tema trattato dal volume. «Questo non è un libro di Storia» ha detto Fabio Marson alla giornalista Agnese Ermacora che lo ha intervistato. «All’analisi politica ho preferito lasciare spazio a testimonianze, viaggiatori, paesi abbandonati, fantasmi, sacerdoti armati, partigiani, anziani che allattano vipere e moderni eremiti; che mosaico di mondi salta fuori sulle nostre montagne quando si scava». L’autore ha ripercorso i luoghi nei quali operò tra il 1944 e il 1945 la Brigata Osoppo, formazione partigiana di ispirazione socialista, cattolica e liberale, autonoma che per certi versi finì, anche se poi cooperarono, con l’essere in contrasto con l’altra, denominata Garibaldi, di ispirazione comunista più in linea con le rivendicazioni della resistenza slava, pure attiva negli stessi territori del confine orientale. Il suo libro è perciò il reportage di un lungo viaggio sulle montagne, dalla Val d’Arzino a Piancavallo, fino alle malghe di Topli Uorch, meglio nota come Porzûs. Un viaggio fatto a piedi su sentieri, fuori sentiero, di giorno e di notte, tra paesi abbandonati, ruderi, malghe e casere alla ricerca delle tracce lasciate un tempo dai partigiani con il cappello dell’alpino e soprattutto col fazzoletto verde al collo, protagonisti di vicende drammatiche ed eroiche, per cercare di capire cosa sia rimasto oggi del mondo di ieri. «Ho messo i miei piedi al servizio delle loro voci» dice ancora Marson. I Signori della notte è un lungo percorso che è anche la stesura di una sorta di mappa geografica per chi volesse proiettarsi indietro nel tempo o volesse intraprendere anche soltanto un “cammino” naturalistico. Alla presentazione è intervenuto il dr. Luigi Papais, in rappresentanza dell’Associazione Partigiani Osoppo che ha accolto favorevolmente la pubblicazione. Al termine dell’intervista è seguito un breve dibattito con alcune domande all’autore rivolte dal pubblico presente, tra le quali segnaliamo quelle di Carlo Scarsini, che ha ricordato di aver conosciuto dicianovenne l’atamano Krasnov, e di Ugo Bari, il cui fratello Antonio era un partigiano osovano della Brigata Libertà.

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