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In Ricordo di Stelvio Cipriani

Stelvio-CiprianiDomenica 20 ottobre 2019, presso l’UnAR, l’Associazione degli Umbri ha ricordato, con Giuseppe Giacchi, Marco Sani, Marco Werba, Gerardo e Fabio Di Lella, il noto compositore Stelvio Cipriani, scomparso il 1° ottobre 2018. Diplomato in pianoforte e composizione musicale presso il Conservatorio Santa Cecilia, Cipriani è stato direttore d'orchestra,

pianista e autore di oltre 300 colonne sonore di film. Iniziò dal pianobar a bordo delle navi da crociera, accompagnando poi, per la casa discografica RCA, una lanciatissima Rita Pavone, ancora ragazzina. Hanno introdotto la serata la presidente dell’associazione Maria Caterina Federici e Massimo Palombi. Essi hanno ricordato la lunga amicizia con il grande maestro romano, cittadino anche di Norcia. Il maestro era solito ogni anno aprire il calendario delle attività autunnali dellassociazione con un proprio concerto al pianoforte, eseguendo un nutrito repertorio di musiche famose (Gershwin, Mancini, Rota, Piccioni) accanto alle sue, non meno conosciute. Naturalmente erano quelle straordinarie occasioni per ricordare al pubblico una serie di aneddoti che hanno contrassegnato la sua lunga carriera musicale: i suoi ricordi personali con Nino Rota che lo aveva scambiato per facchino, la conoscenza di Goffredo Petrassi a un concerto eseguito da Stelvio in Quirinale per il Presidente della Repubblica, il primo film The Bounty Killer  (1966) grazie all’incontro con Tomas Milian e il maestro Dimitri Tiomkin, i complimenti di Henry Mancini (Cipriani ha lavorato anche negli USA per il regista di Titanic, James Cameron).
La serata è iniziata con le note di Anonimo Veneziano suonato al pianoforte dal m° Gerardo di Lella accompagnato al flauto dal fratello Fabio.
Giuseppe Giacchi, produttore discografico della CAM, la più importante multinazionale specializzata nelle musiche da film, è certamente il personaggio che da più lungo tempo gli è stato vicino professionalmente. Egli ha ricordato come è nato il tema di Anonimo Veneziano, con cui iniziò la collaborazione con il regista Enrico Maria Salerno, per i cui film La polizia ringrazia e La polizia sta a guardare, in cui fu solo attore, ha realizzato anche le musiche divenute emblematiche del genere poliziottesco. Marco Werba, che ha studiato da Cipriani, ha suonato al pianoforte il secondo tema musicale di Anonimo Veneziano e quelli dei film Il Triangolo delle Bermude e Dedicato ad una stella.
Anche Franco Mariotti, consigliere dell’Associazione, da giornalista, critico e regista cinematografico, ha ricordato la grandezza di Cipriani nel mondo del Cinema. Marco Sani ha concluso la serata con la presentazione del suo volume Un anonimo tra le note. Viaggio musicale con Stelvio Cipriani pubblicato da Tabula Fati, che ricostruisce in modo completo la lunga filmografia del maestro, raccontato in modo del tutto inedito. Fervente credente Cipriani è stato infatti anche compositore di musiche sacre, eseguite in presenza degli ultimi tre pontefici. Ha musicato il testo di Karol Wojtyla Preghiera per la pace e diversi documentari sui Musei vaticani, lasciando incompleta, con la sua scomparsa, la realizzazione delle musiche del Catechismo della Chiesa Cattolica, progetto voluto da Giovanni Paolo II, proseguito da Benedetto e XVI e da Papa Francesco. Di quel progetto ha composto ben 50 brani, eseguendo in anteprima lestratto La chiesa del silenzio il 16 luglio 2016 a Villa Peripato di Taranto con l’Orchestra dei Giovani Talenti. Al termine della serata, due dei tre figli di Stelvio hanno consegnato agli intervenuti alcune medaglie fatte coniare di proposito dall’Associazione.
Stelvio Cipriani è stato compositore (non solo per il cinema) tra i più grandi in assoluto del secondo Novecento ma anche grandissimo direttore d'orchestra. Certamente va annoverato al pari di Trovajoli, Morricone, Rustichelli, Piccioni, Bacalov, Ortolani. Il suo stile inconfondibile emerge prepotentemente nel magnifico cd Cinema & Musica - Limmagine Italia edito dalla CAM (1994), nel quale diresse la Bulgarian Symphony Orchestra. Stelvio fa sue musiche memorabili piegando le note, in modo originale, al suo personale gusto sonoro, alla sua innata armonia musicale.
Chi scrive lo ha conosciuto nell'autunno 2007 quando per la prima volta mise piede nella Casa delle Associazioni regionali. Mi chiese di portarlo nella sala del pianoforte. Tanti dilettanti hanno spinto i tasti di quel piano sempre scordato, per qualcuno da buttare. Ma tutte le volte che le dita delicate del maestro Cipriani li accarezzava, quel vecchio strumento si raddolciva, si ricordava di essere stato un signor piano ed emetteva suoni di grande bellezza, facendo vibrare, con essi, anche le corde delle nostre emozioni.                                                                                                                                                                                                                        Vito Paterno

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